CRITICA

Alfredo Pasolino

Critico Internazionale e Storico dell'Arte

L’Arte, lampo di luce vitale di Salvatore Morgante, disprigiona l’Immenso in noi!

Salvatore Morgante è un innovatore sapiente dell’Arte, intesa come sentimento puro d’emozione. Il suo rapporto con la Contemporaneità è eletto e aristocratico, se pure ispirato dalla purezza della forma a partire dagli esordi.

Fuori da ogni schema accademico, ha sempre inseguito i fantasmi dei suoi sogni e desideri visionari. Offrendo loro verità di realtà soggettiva, trascritta da Simbolo al Simbolismo, in coniugazione dai dati sensoriali a quelli spirituali. Traendo con sapiente affioramento di emulsioni del linguaggio criptico, poesia, melodia - sempre in metafora - del sogno, del segno e del simbolo della vita celata.

Le sue composizioni hanno un inizio d’ intuizione ispirativa ed istintiva archetipale di gestuale immediatezza: è un messaggio finale etico, che va al di là del traguardo progettuale cui è diretto, sia pure come impianto iconale nella sua medianità lucida del sogno subconscio, nel colore, nell’uso ribelle di immedesimazione col sogno evocativo, entrambi trasfigurati a pura trasposizione di energia; altrettanto di puro cambiamento cangiante, diretto sempre in avanti. Senza mai abbracciare alcun passatismo nostalgico o maniera di sintesi reattiva a intreccio delle energie che lo sollecitano.

Morgante, come un argonauta... spinge se stesso oltre gli estuari del simbolismo poetico della Musa Erato... oltre l’essenza stessa divina della psicosintesi antropocentrica dell’Uomo di Vitruvio Leonardesco, riflesso della cosmogonia universale. Ri-destando e illuminando in diapason con il proprio bagliore d’anima, la coscienza ricettiva è ipersensibile ad ogni possibile suo catalizzatore umano, fonte d’ispirazione.

La sua è religio d’ermetismo interiore, che lo guida e lo accompagna con energia propria di luce d’amore... Quel suo innato autoascolto spirituale che risiede nel suo cuore soprasensibile... Un viaggiatore dell’arte in quarta dimensione guidato sulle strade alte dei chiodi dell’amore Cristico, che lega l’uomo con senso umano ai suoi simili... già per induzione d’impatto psicoemotivo sul fruitore dinanzi alle sue opere.

Il suo percorso è un filo d’oro circolare ondulatorio fra l’alto e il basso del sacro: così come è in alto è in basso! Dell’uno senza due! Vedantico... Uno stesso legame! La sua è libertà di pensiero... e dal pensiero... Dal noto e dal Conosciuto. La creatività libera è cartina di tornasole della serenità mediante il talentuoso donare di sé... col suono interiore dell’arte.

Il mito preferito è la poesia di Alda Merini: il suono criptico che disperde l’ombra. L’ombra della soglia negata a chi parla immerso nell’illusione di Maya, del dualismo oggettivo... separativo. Salvatore ne varca la soglia con l’umiltà consapevole sacrale del proprio sentire interiore. Nelle sue visioni lampi di eternità del suo “IO” - profondo intersoggettivo plurale - si disprigiona l’Immenso... Quell’onnipervadenza in noi.... Infinita misericordia divina... Maestro suggeritore di perle spirituali della saggezza, nella purezza del linguaggio creativo... Quale magia del simbolo trasfigurato reversibilmente.... Quale osmosi nel TAO della poetica artistica.

Metamorfica trasposizione del Divino in noi, cui Salvatore Morgante ce ne offre come un fiume... a piene mani, quale bellezza... danza di Bellezza - Verità!

 

Prof. Alfredo Pasolino

Critico Internazionale e Storico dell'Arte 
Diapason Consortium
Expo MI 2015 – Padiglione Mediterraneo – Cluster Regione Sicilia – Consiglio d’Europa
Direttore artistico alla 55a Biennale Internazionale di Venezia 2013
Officina delle Zattere

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